Valentino: il re della moda

Valentino Clemente Ludovico Garavani, poi conosciuto internazionalmente solo come Valentino, nasce l’11 maggio 1932 a Voghera.

Ragazzo tranquillo e posato, dopo la licenza media si sente attratto dal mondo delle stoffe e della moda. Decide quindi di iscriversi ad una scuola professionale di Figurino a Milano, ma la sua curiosità lo porta anche a viaggiare spesso all’estero. Studia francese alla Berlitz School e poi si trasferisce per un lungo periodo a Parigi. Studia a l’Ecole de La Chambre Syndacale.

La moda non è il suo unico interesse. Amante del bello e dell’armonia, frequenta lezioni di danza dal maestro Violimin e da Vera Krilova. Sono anni, questi, spesi alla ricerca di se stesso e di una propria identità, che lo porta a sperimentare per i suoi vestiti diverse soluzioni, ancora però poco definite.

Il suo primo abito lo crea per la zia Rosa, proprietaria di un negozio di passamaneria a Voghera. Nel corso di una vacanza a Barcellona scopre l’amore per il rosso. Da questa folgorazione nascerà il suo famoso “rosso Valentino”, peculiare per il suo essere cangiante fra le tonalità dell’arancio e del rosso vero e proprio.

Negli anni cinquanta entra come collaboratore nella Casa di Moda di Jean Dessès e nell’atelier di Guy La Roche. Nel 1959 apre il suo atelier a Roma in via Condotti. Nel 1962, dopo il trionfo della sua prima collezione a Pitti Moda di Firenze, Valentino diviene in breve uno dei più apprezzati e dei più popolari couturiers del mondo. Le due pagine che l’edizione francese di Vogue gli dedica sono il segno della sua consacrazione tra i grandi della Moda.

Nel 1967 gli viene conferito a Dallas il Premio Neiman Marcus, equivalente, nel mondo della Moda, all’Oscar cinematografico. In questo stesso anno disegna le divise per gli assistenti di volo della TWA e presenta la prima collezione Valentino Uomo.

Nel 1968 inizia ad usare come griffe la celebre “V”. Crea l’abito da sposa per le nozze di Jacqueline Bouvier con Onassis. E’ il primo couturier italiano a stipulare contratti di licenza con aziende manifatturiere per la produzione e la commercializzazione sui mercati internazionali di prodotti con la sua griffe. Le creazioni di Valentino appaiono poi sulle copertine di Time e Life.

Nel 1971 apre boutique a Ginevra e Losanna. Il grande pittore americano Andy Warhol esegue un ritratto dello stilista. Arriva la prima sfilata a Parigi della collezione Boutique. Apre a New York altre tre boutique.

Nel 1985 riceve dal Presidente della Repubblica la decorazione di Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito. Nel 1986 il titolo di Cavaliere di Gran Croce. Nel 1996 è nominato Cavaliere del Lavoro. Nel luglio 2006 gli viene conferita la Légion d’honneur, la più alta onorificenza della Repubblica Francese. La sua griffe, oggetto di desiderio per tutti i cultori della moda, è universalmente sinonimo di alta classe e creatività. Il celebre marchio, venduto nel 1998 alla casa tedesca HDP, è stato rilevato nel 2002 dal Gruppo Marzotto. Dando vita a una partnership fortunata che ha portato il nome Valentino alla quotazione in borsa, attraverso la costituzione della Valentino Fashion Group. Il 4 settembre 2007 Valentino dice addio alla moda. La griffe da lui fondata oltre 45 anni fa non si avvarrà più della sua creatività. Sarà sostituito da Alessandra Facchinetti.

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V di Valentino

Valentino comprende i marchi “Valentino”, “Valentino Garavani”, “Valentino Roma” e “R.E.D. Valentino”.

Opera nella fascia più alta del mercato della moda e del lusso attraverso un offerta completa di prodotti esclusivi nei segmenti alta moda, pret-à-porter, designer, diffusione e bridge. Questa unità di businnes prende il nome da Valentino Garavani indiscusso maestro della Haute Couture.

“Valentino” comprende le collezioni femminili dell’alta moda e del pret-a-porter e le collezioni maschili Black e White Label. La collezione alta moda rappresenta in assoluto il livello più alto della gamma. Propone capi unici di alta sartoria creati su ordinazione nell’atelier di Roma e indossati dalle più note celebrities internazionali.

Per l’eccezionale qualità dei materiali e della fattura queste creazioni sono destinate a una clientela altamente selezionata. La collezione pret-a-porter, caratterizzata dalla straordinaria eleganza e dai forti contenuti stilistici, si posiziona nella fascia più alta del segmento di mercato di riferimento. Destinato a una clientela con elevato potere d’acquisto è presente solo nelle location più esclusive e prestigiose delle principali città del mondo.

La collezione uomo comprende capi di abbigliamento delle collezioni Valentino Black Label e Valentino White Label che si collocano nel segmento designer e diffusione. Tutti i capi delle collezioni uomo si caratterizzano per l’alta qualità dei materiali e dei processi di lavorazione e per lo stile proprio della Maison Valentino.

Valentino Roma è la linea donna del segmento diffusione che si rivolge a un target di consumatori più esteso. Il contenuto stilistico è meno marcato ed ha una maggiore reperibilità sul mercato. Una collezione realizzata per tutte le occasioni d’uso con una particolare attenzione alla vestibiltà.

Valentino Garavani è il marchio con cui vengono distribuite borse, calzature, piccola pelletteria, cinture e altri accessori per uomo e donna. Si caratterizzano per uno stile deciso e riconoscibile unito ad una grande ricercatezza di forme, colori, materiali e dettagli.

R.E.D. Valentino contraddistingue la linea di capi di abbigliamento che si collocano nel segmento bridge. La collezione interpreta i valori del marchio Valentino. Si rivolge prevalentemente ad una clientela giovane, attenta e moderna. La linea R.E.D. Valentino è prodotta e distribuita su licenza.

Valentino Fashion Group

Negli anni, attraverso acquisizioni mirate a rafforzare la propria presenza nel settore dell’abbigliamento, Valentino Fashion Group ha progressivamente modificato la propria natura da production oriented a fashion e market oriented.

Valentino Fashion Group S.p.A. gioca un ruolo da protagonista nel settore della moda e del lusso. Una ricca e diversificata offerta di prodotti di abbigliamento, accessori e calzature per uomo e per donna.

Negli anni ’80 e ’90 sono state acquisite importanti licenze di marchi quali M Missoni e Marlboro Classics e la maggioranza del capitale sociale di Hugo Boss. Nel 2002 con l’acquisizione di Valentino, uno dei maggiori rappresentanti dello stile e della creatività italiana del mondo della moda e del lusso, il gruppo ha incrementato la presenza nel segmento del lusso e della moda femminile di alta gamma.

Sfruttando il prestigio internazionale del marchio Valentino il management imposta un piano di turnround. Si basa sull’ampliamento della gamma di prodotti, sul riposizionamento dell’offerta e sullo sviluppo selettivo del canale retail.

Per valorizzare appieno le caratteristiche e le potenzialità di business del settore della moda e del lusso, nel 2005 Valentino Fashion Group S.p.A. si è separato dal business del tessile del Gruppo Marzotto con un’operazione di scissione parziale proporzionale.

VFG è presente in oltre 1.400 punti vendita monomarca gestiti da terzi e 284 punti vendita gestiti direttamente. Nel 2006 i ricavi sono stati pari a 1.963,3 milioni di euro, Una presenza diretta attraverso filiali e società controllate in 25 paesi e un organico complessivo di 10.988 unità.

L'uomo Valentino

Cotone/cachemire, lana mohair, lana/seta, lino irlandese e mohair, anche gessati, pied de poule o Principe di Galles. Le dinner jacket sono reinterpretate in cotone piquet, lino matellassé e seta jacquard con motivi a farfalla, di coccodrillo color amaranto, inchiostro e selva, anche con profili a contrasto e bottoni gioiello.

La collezione comprende anche uno sportswear classico dal sottile gusto active, fatto di trench termosaldati di canvas di nylon, cotoni super compact e di lino spalmato. Piccoli pezzi fuori-acqua reversibili/richiudibili di gabardine di cotone, nylon stampato e popeline waterproof super leggero.

Sahariane, impermeabili, giubbotti da biker e bomber, blouson multitasca di camoscio ad effetto cachemire. Nappa plongé e vitello nabuk. La maglieria è di cachemire, cachemire e seta, cotoni double e lino grezzo. Abbinata a coccodrillo e camoscio, passando dalla più estrema classicità a blouson e cardigan vissuti.

Stampe e jacquard attraversano tutta la collezione, dalle camicie ai soprabito, con temi storici della maison: farfalle multicolori, fiori, nido d’ape bianco e nero, strisce, pois micro, macro e degradè.

La palette di colori d’ispirazione coloniale, ma innovativa per intensità, toni e combinazioni, vira dal bianco al nero, attraverso off white, albume, crema, corda, kaki, melange di grigi e di beige, selva, amaranto, ebano e inchiostro.

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La donna Valentino

Una carriera romanzesca, costellata di abiti indossati da donne favolose, attrici e principesse, regine e cantanti. Le 74 uscite scandiscono i 45 anni di lavoro del grande sarto e trasformano le Musée Rodin in un set hollywoodiano. Il couturier italiano ha deciso di puntare sul rosa come vero protagonista della prossima stagione calda. Valentino Garavani lo propone in diverse declinazioni.

Sensuali abiti che renderanno ogni donna irresistibile. Accanto al rosa spiccano stampe floreali e colori accesi come il giallo, il viola ametista, il verde acidulato ed il rosso. Pois rossi e bianchi. Stupiscono le lavorazioni a base di fiocchi, le arricciature, le incrostazioni e gli intarsi di guipure e soutache. Accompagnati da dischi d’organza a formare delle balze tubolari che ricordano la sua collezione del 1987.

I capi passano dal corto di abiti monospalla tagliati sopra il ginocchio, a modelli lunghi fino ai piedi che mostrano scollature senza spalline. Tra le calzature domina il sandalo, rigorosamente intonato allo stile e al colore dell’abito. Incroci di nastri che salgono verso la caviglia e tacchi vertiginosi.

Tra gli accessori sono d’obbligo le maxi bag alla clutch. L’ultima stagione firmata personalmente da Valentino si riempie di fiori coloratissimi, rendendo ancor più romantici gli abiti e i grandi capelli da dama d’altri tempi.

Il racconto non poteva che concludersi con una serie di punti esclamativi scritti in rosso, quel rosso che sarà per sempre chiamato “Rosso Valentino”. La lunga processione di abiti lascerà un segno di fuoco nella storia dell’alta moda.

Datemi una matita in mano e vi disegnerò un guardaroba! Ormai lo stilista Valentino non risponderà più con questa frase. Ho deciso che questo è il momento perfetto per dire addio al mondo della moda. Mi piace pensare, come dicono gli inglesi I would like to leave the party when it’s still full che significa lasciare la festa finchè è ancora piena di gente. Sono stato fortunatocontinua Valentinosono riuscito a fare della mia passione di adolescente il lavoro che mi ha dato sempre tanta gioia e riconoscimenti. Ho mantenuto un mio stile nonostante tutti i grandi cambiamenti avvenuti nella moda. Mi rendo conto cha la maison che porta il mio nome cambierà, ma mi auguro che il team creativo che disegnerà le varie linee e di cui fanno parte alcuni dei mie assistenti, sappia proseguire il mio lavoro, in una maniera che possa essere orgoglioso.

Valentino conclude ringraziando le migliaia di persone della moda, tutti coloro che hanno creduto sempre nel suo lavoro. I collaboratori che lo hanno aiutato a fare della sua carriera un successo.

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Valentino torna a Roma

Un atto di omaggio verso un produttore a cui apriamo le porte per un abbraccio e a cui offriamo luoghi talmente belli da togliere il fiato”, dice il sindaco di Roma Walter Veltroni. S'intitola “Valentino a Roma, 45 years of Style” la grande retrospettiva dedicata a uno dei massimi couturier della moda italiana. Il titolo in italo-inglese sottolinea il forte connotato internazionale dei giorni di celebrazioni, e di una mostra che davvero fa della moda di Valentino un monumento.

Nella nuova sede dell’Ara Pacis progettata dall’americano Richard Meier, la luce del giorno arriva direttamente sulle vestali. I manichini che accompagnano i visitatori verso l’altare augusteo. L’allestimento di Antonio Monfreda e Patrick Kinmonth è di grande impatto visivo. I due avevano già curato al Metripolitain Museum la mostra Anglomania dedicata alla moda inglese. Pare sia stata Anna Wintour, direttrice di Vogue, a suggerire a Giancarlo Riammetti, storico braccio destro di Valentino, di chiamarli per il progetto Ara Pacis.

Accolgono il visitatore due tribune con sessantasei mannequin in abiti rossi, avorio e bianco-nero. Lungo il perimetro dell’edificio, una retrospettiva cronologica: la collezione cinese e il camouflage del 1994, gli abiti ispirati alla Russia e il primo animal print della storia, cavallino in paillettes con piume di struzzo. L’ultima collezione, con due abiti rosa polvere. E “l’unico abito da sposa che abbiamo fatto”, quello per la principessa Maxima d’Olanda, sette metri di strascico chantilly “e tutti i fiori incassati a mano”.

Il risultato lo illustra bene Eugenio La Rocca, il sovrintendente dei Beni Culturali: "Oltre a riannodare il legame tra il grande stilista e la città di Roma, questa mostra regala a tutti un’occasione di dialogo tra due diverse classicità. Da una parte gli abiti bianchi, rossi e neri della maison, dall’altra le tuniche e le stolae della famiglia giulio-claudia. Il “Rosso Valentino” fa contrasto con il candore del marmo augusteo.

La storia della maison attraverso l’archivio e gli abiti indossati dalle celebrities è raccontata al piano inferiore. Ci sono il cappotto con cui Farah Diba fuggì dalla Persia. Le creazioni indossate nei momenti più importanti, come la cerimonia degli Oscar, da Liz Taylor e Sharon Stone, Julia Roberts, Gwyneth Paltrow, Jennifer Lopez. Il nero con cui Sophia Loren andò a ricevere la statuetta alla carriera.

Gli accessori creati per le collezioni e i disegni realizzati da un Valentino giovanissimo nell’atelier di Jean Desses. Al couturier sarà affidato uno spazio nella capitale dove nascerà il Museo Valentino. E’ l’ex autoparco del Comune (prima ancora mercato del pesce), spiega Veltroni, con un grande lucernario e una terrazza molto scenografici. Quanto alla proposta di diventare presidente onorario di Alta Roma (la società che promuove la capitale come palcoscenico privilegiato dell’alta moda italiana), “ci sto pensando molto – dice lo stilista – e presto deciderò”.

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La prima di Alessandra Facchinetti

Valentino ParigiLa giovane italiana dal passato da prima classe, propone per l’inverno prossimo una prima collezione pret-à-porter fedele all’eleganza sofisticata di Valentino Garavani. Nel suo defilé, uno dei più attesi della fashion week parigina, l’ex direttrice artistica di Gucci rispetta i “codici” del suo predecessore, stilista dai quarant’anni dei tappeti rossi.

Valentino Le piume, i nodi, il rosso sanguigno e passionale che è stato la sua firma, sono presenti. Dei volumi più ampli e delle forme grafiche introducono un soffio di modernità nelle silouettes. Il podio bianco del Palais de Chatillon contrasta con il blu marine e il nero degli abiti o gioca con il beige destinato a donne che preferiscono qualcosa di meno vistoso. Il rosso Valentino, su un abito lungo, appare solo alla fine di questa sfilata molto femminile e grafica. Tailleurs a giacca corta e gonne ampie, in cui la “classe” della Maison si confonde con la nuova estetica della stilista.

Alessandra Facchinetti dichiara che il suo obiettivo era quello di realizzare una collezione “dall’eleganza pura” rispettando lo stile Valentino che essendo “base fondamentale del mio lavoro, non può essere cambiato”. La stilista aggiunge: "Ci sono proposte che cambiano, che sono più attuali”.

Mantelli trapezio a doppia fila di bottoni dorati, tagli spesso più sobri, maniche larghe come quelle che ama portare lei. Abiti stretti in vita con cintura geometrica dorata, volant a ornare abiti e gonne. “Il Dna della casa non cambierà mai, solo il punto di vista cambia e questo ci permette di fare cose nuove” ha dichiarato la giovane donna. Secondo il giornale francese Liberation, Facchinetti è stata chiamata, nonostante i risultati eccellenti della firma, al fine di fare ancora più soldi (260 milioni di euro di benefici nel 2007 e un fatturato in aumento del 10%). La scelta di Alessandra, giovane, bella e lavoratrice, è “una scelta idonea nell’universo ultramaschile del designer di moda femminile”.

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Occhiali e borse 2008

Le sagome femminili di acetato, dalla forma ampia e dalle tonalità classiche, sono impreziosite da cabochon turchesi, corallo, perla o rosa. Collocati sul meccanismo-cerniera e circondati da luminosissimi strass.

TOPTEN 1: Valentino VA5434SSpicca la mascherina ampia e squadrata, caratterizzata da un nuovo logo. Una V appariscente e indiscreta, smaltata rosso fuoco, bordata da piccoli Swarovski color cristallo.

TOPTEN 8: Valentino VA1142SLe montature maschili di metallo hanno colorazioni sobrie e linee avvolgenti, movimentate da inserti di acetato sul frontale, in corrispondenza del ponte.

Valentino model: !5465*3YG*53 - 117.99 EUR

La linea delle montature da vista si sviluppa in sagome di acetato dalle aste importanti o in sottili silhouette di metallo, illuminate da strass scintillanti. Elemento comune: la targhetta di metallo, collocata nella parte iniziale delle aste e talvolta fissata da viti rivestite di strass.

TOPTEN 5: Valentino !5563SIl metallo si declina in sfumature perlate o striate color oliva, rosa scuro, marrone chiaro o oro chiaro. L’acetato trova espressione nelle sfumature decise del bianco, bordeaux-viola, viola-cristallo e dei classicissimi nero e avana scuro. La collezione di occhiali da sole e montature da vista VALENTINO è prodotta e distribuita dal Gruppo Safilo.

borsa_valentinoIn questa primavera-estate 2008 il pois va particolarmente di moda. La Valentino Polka Dot Clutch è una borsa a pois che riesce a combinare insieme l’eleganza di una bag del genere, ma anche la giovinezza e lo stile anni Cinquanta. La si può usare sia di giorno sia la sera, nelle occasioni più formali e quelle informali. Deliziose le rose nere che rendono ancora più preziosa questa bag di pelle e cerchi beige molto particolare.

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Valentino profumi

Valentino GoldUna fragranza floreale e fruttata, per la donna sofisticata e sensuale, con note di limone, pesca, rosa, gelsomino e ambra. “Valentino Gold”: ispirato al lusso e all’eleganza dell’oro, un profumo per la donna audace e sicura di sé. In un flacone raffinato ed elegante, una fragranza orientale e fruttata, ricca di contrasti. Si caratterizza da note di giglio, mandarino, mirtillo, iris e muschio bianco.

V”. Nuovo profumo, che in una sola lettera, la V, caratterizza nome e flacone. Cattura l’eleganza classica di Valentino insieme alla femminilità e alla complessità della donna moderna. Note di fico, mandarino, rosa e fiore d’arancio, con un fondo di ambra e legno di sandalo.

Very ValentinoVery Valentino”. Brillante fragranza orientale per una donna sexy, sicura e provocatrice. Note ricche e floreali a base di bergamotto, arancio, rosa, mughetto, sandalo e vaniglia.

Rock’n rose”. Impetuoso come il Rock e femminile come una Rose. Creato dal leggendario stilista con tre parole chiave nella mente: Valentino - Rock 'n Rose Eau de ParfumEleganza, Innocenza, Provocazione. Il flacone ultraglamour, aristocratico e raffinato (soprattutto nella versione ‘Couture‘) cela un’essenza floreale fresca e leggera. Si mescolano e si fondono insieme Rosa, Fiori Bianchi, Ribes Nero, Bergamotto, Mughetto, Gardenia, Fiori d’Arancio, Eliotropio, Vaniglia e Giaggiolo. L’unico profumo maschile è “Very Valentino”. Creato nel 1999 e pensato per l’uomo moderno e virile. In un flacone deciso, dalle linee squadrate e con i dettagli argentati, una fragranza orientale e boisé. Si caratterizza da note di noce moscata, tabacco e legno di sandalo.

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Valentino e le celebrità

Mia madre disse: "Li senti? Vogliono te, perché ce l’hai fatta, hai vinto”. “Dopo nemmeno un’ora, mi avevano comprato l’intera collezione ed ero sommerso di ordinazioni”.

Da allora Valentino è al servizio della donna e dell’eleganza raffinata, lasciando un segno indelebile nel jet set mondiale. La creatività, dice Valentino, “è difficile da spiegare, è come una forza interna, un entusiasmo che non si spegne mai e che mi trasmette la forza di lavorare sempre in modo nuovo”.

L’imperatrice d’Iran Farah Diba fugge dal suo impero indossando un Valentino. Liz Taylor incontra Richard Burton indossando un Valentino. Jackie Kennedy sposa Onassis in un suo abito di pizzo avorio che, per anni, le donne copieranno. E’ infinita la lista delle celebrità che Valentino veste: Sofia Loren, Nancy Reagan, Brook Shields, Sharon Stone.

Nel 2001 Valentino, amatissimo dalle star hollywoodiane, sceglie di celebrare i suoi 40 anni di lavoro a Los Angeles. La festa, a scopo benefico, è organizzata insieme a Steven Spielberg e Kate Capshaw, Tom Hanks e Rita Wilson. Durante la serata viene presentato il libro Rosso Valentino. Contiene le immagini di 40 donne, tra cui Ashley Judd, Ines Sastre, Isabella Rossellini, Kate Moss, Milla Jovovich, vestite “rosso Valentino” e ritratte dai fotografi più importanti del momento.

Nello stesso anno, a marzo, Julia Roberts riceve il suo Oscar in “vintage” valentino. Splende di seta nera su tutti i mass media del mondo. Contribuisce a lanciare quella che sarà una delle tendenze più significative della moda degli ultimi anni: il vintage.

Il 29 Settembre 2001 al matrimonio di Jennifer Lopez con Cris Judd, la portoricana per l’occasione espresse il desiderio di avere un abito “da Principessa”. Detto fatto! Valentino ideò apposta per lei un vestito in pizzo chantilly color avorio, con gonna a due strati, lungo strascico da fiaba e maniche tre quarti in tulle di seta ricamato. Immancabile il diadema ricamato a motivi floreali.

E se Valentino ha ideato per modelle e star un abito principesco, cosa non ha fatto per le nozze di una principessa vera, Maxima Zorreguieta d’Olanda sposa nel 2002 di Gugliemo D’Orange. Semplicità regale mostrata attraverso un lungo e ricco strascico realizzato in tre mesi con altrettante prove. Un abito cucito completamente a mano, in seta mikado color avorio, aderente sino alla vita, svasato sul fondo e con lunghe maniche. Uno strascico che a ogni movimento rivela inserti in pizzo. E il velo? Come nella favole antiche, in tulle lavorato in tralci di fiori e bouquet. La principessa ha scelto Valentino non solo per l’arrivo in chiesa ma anche per il ballo e i festeggiamenti a Palazzo Reale. Un vestito in pizzo orange con motivi floreali e fili d’argento, spalle scoperte e scollatura dritta con tanto di scialle in tulle dello stesso colore dell’abito. Applicazioni in nastro di seta tono su tono.

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